In un panorama ormai complesso ed affollato, un’agenzia creativa deve essere in grado di far leva sulla tecnologia e capire come sfruttarne le peculiarità per emergere e creare un prodotto che porti un vero vantaggio competitivo. Soprattutto se si tratta di coniugare le esigenze di agenzia con lo sviluppo di una piattaforma tecnologica per il crowdsourcing (e non solo).
Le caratteristiche che un team di prodotto dovrebbe avere per raggiungere questo obiettivo sono tante, ma ce ne sono quattro che emergono:
- la presenza di competenze diversificate e solide;
- l’abilità di organizzare il lavoro secondo una metodologia agile;
- la capacità di reagire al cambiamento;
- la curiosità.
Trova il giusto mix
La composizione del team è molto importante: come per una squadra di supereroi, bisogna saper mettere assieme figure competenti nei diversi ambiti che influenzano un prodotto tecnologico e che non sono più soltanto quelli strettamente legati alla programmazione, ma che comprendono la sfera creativa, la psicologia, l’usabilità, l’intelligenza artificiale. Insomma, non basta più chiudere un gruppo di geek in una stanza ????
Ma qui sorge il primo dubbio: team interno o in outsourcing? Il nostro voto va con decisione al team interno: maggior coinvolgimento, più passione e convinzione nel lavoro, e il vantaggio non trascurabile di poter lavorare a stretto contatto con gli altri reparti (sales, operation, management), a tutto vantaggio della chiarezza di comunicazione e della velocità di esecuzione. Zooppa segue questo approccio e oggi può contare su un team geograficamente distribuito, ma completamente interno all’azienda.
Fai le cose con metodo
Anche il migliore dei team però non è efficace se non è in grado di organizzarsi e darsi un metodo di lavoro. In questo ambito, l’errore più frequente è quello di imporre fin dall’inizio troppi processi e regole che finiscono per avere un effetto avverso: rallentano il lavoro, creano frustrazione e vengono disattesi. Meglio partire leggeri, organizzando il lavoro in sprint brevi, mantenendo un approccio agile e non cadendo nel cosiddetto “scope creep”, ma instaurando un ciclo virtuoso in cui la decisione di aggiungere nuove funzionalità derivi da un reale bisogno degli utilizzatori finali. In Zooppa questo approccio è ormai ben radicato: adottiamo cicli di sviluppo da 1-2 settimane con obiettivi precisi e tracciati, aiutandoci con diversi strumenti e servizi come ZenHub e Asana.
(Credits: Henrik Kniberg)
Sii il cambiamento che vuoi vedere
Le giuste valutazioni sull’organizzazione vanno fatte caso per caso (una piccola agenzia è ben diversa da una multinazionale!) e l’approccio realisticamente cambierà nel tempo in base alle necessità: ecco perché un buon team deve sapere reagire velocemente al cambiamento, adattando il proprio prodotto al mercato e avendo il coraggio di ripensarlo totalmente se le circostanze lo dettano. Zooppa è nata come piattaforma di crowdsourcing per contest di video pubblicitari e si è evoluta nell’agenzia con il dipartimento creativo – videomaker, designer, fotografi, storyteller – più grande al mondo, ma mantenendo sempre il suo “cuore ” tecnologico.
Se lo puoi sognare, lo puoi fare
Tutto questo viene facilitato se il team possiede un fattore importante: la curiosità. Un team curioso è un team che trova soluzioni nuove ed inaspettate, che continua a sperimentare con la tecnologia, che non si mette limiti e che si esalta quando incontra una nuova sfida. A noi la curiosità non manca, e nel tempo ci sta portando a sperimentare soluzioni tecnologiche all’avanguardia che presto cambieranno il modo in cui la nostra fantastica community creativa interagisce e lavora su Zooppa.
Al momento stiamo lavorando su nuove funzionalità e nuovi metodi per rendere la gestione del processo creativo e la piattaforma di crowdsourcing più facili ed intuitivi… stay tuned!