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5 cose da evitare per creare un Payoff perfetto

Come creare il payoff perfetto?

La creazione di un payoff efficace è fondamentale per la comunicazione del proprio brand. Solitamente è affidata a un Copywriter, ma chiunque, con i giusti consigli, si può cimentare in questa attività.

Qui potrai trovare 5 brevi ma utili consigli, su alcuni errori che si possono facilmente evitare!

NB: Se stai pensando di partecipare al progetto per Stipa, “ New Payoff, new Image” credo proprio che dovresti dedicare 5 minuti del tuo tempo per aumentare le tue chance di vittoria.

Iniziamo!

  • Non fermarti alla prima idea: sembra sempre la migliore ma se è la prima probabilmente sarà venuta in mente anche a qualcun altro.

Ovviamente non è una regola aurea ed è possibile che la tua idea sia il colpo di genio, quella originale e vincente. 

Per esperienza ti dico che succede molto meno spesso di quanto si possa credere; questo non vuol dire che la prima idea sia da buttare, anzi. 

Può essere il punto di partenza per elaborare poi l’opzione definitiva; il mio suggerimento è di procedere per gradi, magari buttando giù qualche primo spunto non influenzato da ricerche e analisi, che quindi potrebbe risultare più fresco rispetto a quello di chi conosce bene il brand e potrebbe essere “ingabbiato” in una prospettiva meno originale.

Da qui in poi però c’è un lavoro di “rifinitura” che a mio parere è sempre necessario.

  • Non chiudere la tua prospettiva: inizialmente ti verrà spontaneo concentrarti su un paio di parole chiave, non accanirti ad utilizzare quelle che ti sono venute in mente per prime o che ti sembrano più “catchy”.

Fai un brainstorming, allarga la tua prospettiva, valuta tutti gli aspetti in ballo, butta giù le tue idee e poi fai una scrematura. Si tratta sempre di trovare equilibrio fra ciò che funziona e ciò che rispecchia il brand. 

E a proposito di questo arriviamo al prossimo punto: 

  • Evita di strafare, sii sincero: se suona bene non è detto che funzioni, evita frasi ad effetto troppo generiche o decontestualizzate (es. il migliore al mondo): trova piuttosto il carattere distintivo di quel servizio/prodotto.

È vero che la forma è importante tanto quanto la sostanza, ma non sacrificare la seconda per la prima. 

La sfida è proprio quella di trovare il modo migliore per raccontare e riassumere i valori di una realtà o di un brand, trovandone i punti di forza e mettendoli in evidenza. 

Ricorda: un payoff funziona se è VERO. 

Un paio di esempi di successo


  • Evita frasi troppo lunghe: un payoff efficace deve essere breve e immediato; Perche? Perchè deve essere ricordato. 

Ovviamente deve contenere una o più parole chiave legate al brand (si parla di solito di 4-5 parole in media e non più di 8), ma deve andare dritto al punto.

Questo potrebbe essere il punto più ostico per chi non ha il dono della sintesi; come fare allora?

Quando mi trovo nella situazione in cui non riesco a trovare un modo breve per dire una cosa, seguo il processo opposto: inizio a scrivere tutto quello che voglio dire e, una volta terminato, taglio tutto il è superfluo; provaci, scoprirai che è molto più semplice!

Un perfetto esempio di payoff breve ed efficace

Extra: dato che non esistono regole auree in questo settore, in alcuni casi il payoff può richiedere un numero di parole superiore, ricorda però che in questo modo sarà sicuramente più difficile da ricordare, è un bel rischio, anche se aumenterà sicuramente i suoi caratteri di unicità e del suo essere distintivo.

Uno dei pochi esempi di payoff molto lungo

E infine, l’ho lasciato per ultimo ma è uno degli aspetti fondamentali: 

  • Non improvvisare, non lasciarti guidare solo dall’istinto e da quello che piace a te: analizza il backgroud dell’azienda, il suo target di riferimento, trova la unique selling proposition, i valori di riferimento e, dopo una prima parte di analisi e di studio, inizia a pensare alle idee per il tuo payoff.

Extra: evita anche l’analisi eccessiva, alcune volte mi capita di non riuscire a fermarmi quando approfondisco gli aspetti di un brand o più in generale di un argomento; mi sembra quasi di non poter smettere di cercare informazioni o di non essere abbastanza informata.
Questo può creare un empasse e bloccare il processo creativo.

A volte basta semplicemente fermarsi e buttarsi nella fase di brainstorming per accorgersi di avere abbastanza dati e nozioni, a volte sono persino troppi! 

Il payoff a quel punto “uscirà” quasi in automatico.

Spero che questi consigli ti possano tornare utili quando ti troverai a dover pensare o ripensare a come comunicare il tuo brand.
Se hai anche tu delle tecniche particolari o dei suggerimenti utili lascia un commento e parliamone insieme!

E soprattutto, se ti sembra che i consigli siano stati validi, non perdere l’occasione di testare le tue doti creative con il progetto “New Payoff, new image”.
Non hai niente da perdere, puoi fare pratica e avere la possibilità di aggiudicarti il budget di 2.500€ a disposizione, hai tempo fino al 19 settembre, cosa aspetti?

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