Zooppa Highlights: con l’illustratrice ShutUpClaudia
Un’intervista davvero interessante con l’illustratrice Portoghese, che ora vive a MilanoClaudia Alexandrino aka ShutUpClaudia.
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Oggi è più importante che mai rimanere connessi. Lo abbiamo fatto con ShutUpClaudia un’illustratrice di Milano.
In Zooppa, siamo sempre aperti a nuove contaminazioni e connessioni con creativi di qualsiasi genere e provenienti da ogni parte del mondo.
Questo periodo in cui è necessario mantenere le distanze, non ci impedisce però di stare più vicini ai nostri creativi, raccontandone le storie e le esperienze in modo da ispirare la community e condividere con tutti sempre nuovi scorci di creatività.
Per questo oggi ti vogliamo proporre un’intervista davvero interessante e che siamo sicuri sarà fonte di positività e motivazione (per noi è stato così); abbiamo infatti conosciuto un’illustratrice Portoghese, che ora vive a Milano: Claudia Alexandrino aka ShutUpClaudia. Parleremo con lei della sua “vita da freelance” di come la sta vivendo in questo periodo storico non semplice, di come ha lanciato un’iniziativa davvero interessante, le “Ladies Drawing Night” a Milano e di come la sua passione l’ha portata a voler dedicare tutte le sue energie al mondo dei freelance, connettendo e aiutando giovani creative come lei.
È stata un’intervista che ci ha davvero ispirato; se non vuoi perderti la storia di ShutUpClaudia e scoprire i suoi fantastici lavori non ti resta che proseguire con la lettura.
Che cosa ti ha portato a diventare un’illustratrice/designer?
Per cominciare, ho sempre disegnato fin da quando ricordo. Non ho mai avuto difficoltà a pensare alla strada da percorrere. All’inizio, ho pensato di diventare un architetto… e poi ho scoperto il design, come un buon designer risolve i problemi e ben presto ho capito che era il percorso perfetto per me.
Nel tempo, mi sono anche resa conto che la migliore abilità / strumento che abbiamo come creativi è il disegno. Ovunque siamo nel mondo, se possiamo spiegare qualcosa disegnando, è un segno che sappiamo come comunicare. Ecco perché mi trovo a metà strada tra design e illustrazione. Tutto ciò mi ha ispirato a diventare un illustratrice.
Puoi raccontarci come e da chi è stato influenzato il tuo stile Illustrativo?
Inizialmente, la mia ispirazione veniva dai quaderni che portavo sempre con me. Sono stata ispirata e ho disegnato tutti i ricordi della mia vita quotidiana dalle conversazioni con gli amici alle canzoni che mi piacevano e molto altro.
Crescendo, ho avuto questo immenso desiderio di “urlare”: la necessità di far sentire la mia voce attraverso messaggi forti ed esprimere molti concetti femministi.
Nel corso degli anni, queste idee sono rimaste visibili nelle mie illustrazioni, ma ora sono più positive. Riguardano momenti o persone che mi portano positività, momenti in cui le donne sono riuscite a rialzarsi nonostante le difficoltà delle loro vite quotidiane.
Raccontaci del tuo percorso e di come è avvenuto il passaggio da designer di agenzia a illustratrice e grafica freelance!
C’è stato un lungo viaggio durato otto anni prima che diventassi una freelance. Ho imparato molto in tutti i posti in cui ho lavorato. Ho sempre pensato che il mio posto sarebbe stato all’interno di un’agenzia, lavorando in una squadra. Tuttavia, con il tempo, è diventato chiaro che lavorare in un’agenzia non mi avrebbe permesso di dedicarmi completamente alle mie due passioni più forti: illustrazione e design.
Con l’inizio di Ladies Drawing Night Milano, sono stata presentata ad altre ragazze che erano freelance che mi hanno fatto capire che il lavoro indipendente poteva essere un buon percorso per me. Avrei avuto la libertà di decidere il mio programma di lavoro e dedicarmi alle mie due grandi passioni senza avere il peso di un lavoro che non era solo mio, ma anche del mio capo. Ora sono io il mio capo.
Hai qualche consiglio per chi vorrebbe spostarsi completamente nel mondo del freelancing?
Prima di diventare un libero professionista a tempo pieno, è meglio fare esperienza lavorando nelle agenzie. Più esperienze fai in agenzia, più hai la possibilità di assistere a diversi e preziosi processi creativi.
Uno dei consigli più importanti è iniziare a creare una rete di conoscenze partecipando a eventi che parlano di design e iniziando a conoscere persone. Penso che sia un processo lento e non è sempre facile. Ci sono così tante cose positive nell’essere un libero professionista, ma ci sono anche così tante cose difficili da non dimenticare. È importante pensarci bene prima di fare il grande passo. Ma senza paura, solo pensaci un po’ di più 🙂
Come ha influito/cambiato la tua vita la situazione attuale legata al Covid-19?
Dato che lavoravo già da casa, la mia situazione non è cambiata molto. Ovviamente in termini di incontri e nuove possibili collaborazioni c’è stato uno stop e molte sono state addirittura cancellate. Fortunatamente sono riuscita a mantenere alcune delle collaborazioni e anche se i ritmi di lavoro non sono più intensi come prima non posso lamentarmi. Sono molto convinta che quando questo periodo finirà, ci saranno molte nuove buone opportunità per noi liberi professionisti.
Raccontaci un po’ del capitolo Milanese di Ladies Drawing Night, come hai realizzato il progetto e costruito questa community nell’ultimo anno?
Innanzitutto, ho vissuto nella città di Milano per otto anni, che è una capitale d’eccellenza del design. Nel corso degli anni ho partecipato a numerosi eventi di design e illustrazione in cui ho incontrato molte persone. Io e la mia collega, Martina Cecchi (che è anche lei una designer) siamo da anni nel mezzo della scena creativa Milanese, quindi il passaparola è stato estremamente efficace.
A Milano esiste un’enorme rete femminile con tante splendide donne creative che vogliono far parte di una community in cui possono esprimersi. Chiunque venga alle nostre riunioni sa di poter dire quello che vuole perché siamo lì per ascoltarci e sostenerci a vicenda.
Come stai organizzando le Ladies Drawing Night ora che siamo tutti in quarantena e non ci possiamo incontrare di persona?
Il nostro format è diverso dagli altri perché invitiamo sempre un Ospite speciale a guidare i nostri incontri. In questo momento molto particolare, stiamo continuando a fare lo stesso online ma stiamo cercando di invitare illustratrici o donne nel mondo creativo che sono italiane ma non vivono a Milano. Vogliamo avere una visione più ampia di cosa significhi essere un illustratore italiano che vive fuori Milano.
Abbiamo già avuto tre incontri online che sono andati molto bene. Certo, non è come vedersi di persona, ma le ragazze che partecipano sembrano felici dei risultati.
Quali sono al momento i tuoi artisti preferiti?
Al momento mi piacciono particolarmente Egle Zvirblyte, Elda Broglio, Vola Noemi e Cinta Arribas.
Qual è il lavoro che hai creato che ami di più?
Tutti i pezzi che ho creato lo scorso ottobre per la mostra “Just Women” a Milano! È una serie di 10 tavole dipinte a mano che raccontano alcuni dei momenti più intimi e speciali che solo una donna può comprendere e apprezzare appieno (ma che anche gli uomini dovrebbero imparare a conoscoere).
Hai qualche consiglio su come rimanere creativi nella quotidianità della quarantena?
Questa quarantena ci sta costringendo a fare di tutto per di tenerci occupati in ogni momento. A volte sembra che io abbia una vita più indaffarata ora che senza la quarantena. Il mio consiglio è di rallentare. Prenditi del tempo per riflettere sulla tua vita personale e professionale. Ma se ti senti bene e vuoi migliorare un’abilità, il mio consiglio è fare qualcosa per imparare o migliorare una nuova abilità (ma senza alcuna pressione!), come ad esempio partecipare a un concorso online o a qualche challenge.
A proposito di risorse e crescita abbiamo realizzato un paio di articoli con risorse creative per te durante questo periodo. Dai un’occhiata sul Blog Zooppa qui e qui e facci sapere se hai qualcosa da aggiungere!
Che ne pensi del percorso di ShutUpClaudia, come stai vivendo tu questo periodo? Hai un progetto da presentare?
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