Zooppa Highlights: intervista con l’illustratore Fatomale
Uno dei creativi selezionati per il progetto "Celebriamo il mese delle donne", Jacopo aka Fatomale ci racconta un po’ di lui.
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Continuano le interviste di Zooppa, create con lo scopo di dare visibilità ai talenti, ispirare la community e curiosare nelle “vite dei creativi” in generale.
Abbiamo fatto due chiacchiere con Jacopo aka Fatomale.
Iniziamo subito da una breve bio per poi passare alle domande:
Che cosa ti ha portato a diventare un illustratore/designer?
Sin da piccolo avevo sviluppato una passione smisurata per i film fantasy, spesso e volentieri sognavo ad occhi aperti giocando da solo a ricreare mondi con gli animali di plastica nel bosco e a ricreazione. Ero il classico bambino che si diceva “ha tanta fantasia”, timido e complessato ed ero bravino con i disegni!
Tutti mi chiedevano dei disegni personalizzati e a me piaceva il modo in cui rendevo le persone felici facendolo, mi faceva sentire incluso.
Mi sono sempre piaciuti Munari, le grafiche italiane degli anni 60-70 e tutti i film Fantasy degli anni 80; penso che questi siano stati i fattori fondamentali che hanno contribuito a dare vita alla mia passione per il mestiere dell’illustratore.
Raccontaci del tuo percorso.. come sei arrivato a fare quello che fai?
Con l’arrivo dell’adolescenza ho messo da parte la mia passione per cose futili e divertenti come tutti e quando è stato il momento di scegliere il liceo, i miei genitori mi hanno orientato verso un istituto professionale di progettazione grafica e li ho terminato i miei studi “obbligatori” imparando l’arte dell’impaginazione e del computer che all’epoca non era così tanto inflazionata e uno smisurato amore per Matisse, Gauguin, Picasso e Mirò.
Verso la maturità ho avuto un piccolo shock. Avevo finalmente ammesso a me stesso chi ero veramente e sentivo ancora quella passione per il disegno. La mia città mi stava stretta, avevo bisogno di ricominciare una nuova vita. Alcuni nuovi amici dell’internet mi avevano consigliato di visitare Bologna, una città libera e piena d’Arte con un sottosuolo fervente e ragazzi che venivano da tutta Italia per rincorrere i loro sogni.
Ho raccolto tutto il coraggio del mondo e ho chiesto ai miei il permesso per partire, ho applicato per una borsa di studio, l’ho vinta e sono partito. Non me ne sono mai pentito.
Gli anni in Accademia di Belle Arti nell’indirizzo Illustrazione e fumetto sono stati i più belli della mia vita; ho fondato un magazine LOK ZINE, che ho seguito per diversi anni con le mie coinquiline e colleghe e abbiamo viaggiato in lungo e in largo partecipando ai festival di disegno, fumetto e d’illustrazione per vendere la nostra rivista.
Nel 2014 ho vinto il premio Ronzinante e ho pubblicato il mio primo e unico libro per ragazzi “Storie di Dulcinea” con introduzione di Dario Fo.
Nel 2011 ho sentito di nuovo una morsa al collo in questo caso verso l’Italia. Sono partito per l’Erasmus ad Amburgo dove ho capito veramente che sarei diventato un Artista per mestiere e dopo un anno sono tornato in Italia. Nell’estate del 2012 mi sono innamorato e ho deciso di fermarmi nella mia città natale che mi sembrava ormai cambiata e più aperta, diciamo più metropolitana, Genova. Ho terminato gli studi seguendo il biennio in Pittura nella mia città. Oggi lavoro qui come se fossi in qualsiasi parte del mondo, online e collaborando con magazine e piccole aziende ma anche con grandi marchi e giornali.
Ultimamente mi è capitato di collaborare con:
Underpinned, Nike, logos Edizioni, DXI magazine, 21 Wallpaper, ARBLU, Il Corriere, Ilgiornale.
A Genova Insegno a scuola per un certo periodo dell’anno. Ho anche creato un festival d’arte chiamato COTONFIOC FESTIVAL insieme a tanti amici, che purtroppo quest’anno è stato messo in pausa per colpa della pandemia. Da poco ho creato un canale YouTube per restare vicino ai miei studenti e conoscere nuove persone che amano il disegno realizzando piccoli video sul disegno e svelando alcuni trucchi e consigli del mestiere.
Oltre al mio sito.
Quali sono al momento i tuoi artisti/designer preferiti?
Amber Victoria, Tess Smith roberts, Abbey Lossing e molti altri.
Qual è il lavoro che hai creato che ami di più?
Forse tutti i prodotti che ho creato per Hoppipolla Box, la spilla del pianeta e la ricetta illustrata sull’amazzonia che uscirà nella box di Giugno. In generale mi piace quando mi danno carta bianca ma conoscono bene il mio lavoro a tal punto da fidarsi, credo che un buon brief aiuti tantissimo l’illustratore a liberare la sua creatività mettendola al servizio del “messaggio” da trasmettere; non mi piace invece quando alcuni committenti mi suggeriscono modifiche sul messaggio: è successo con un paio di clienti e quei disegni non li voglio neanche vedere. E poi mi piacciono tanto i disegni liberi che ho creato per il mio negozietto Etsy dove vendo stampe e oggetti fatti a mano e che piacciono a tutta la mia community di Instagram!
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere la strada della grafica/illustrazione?
Questa è una domanda difficilissima ma proverò a rispondere. Dico a tutti, studiate tantissimo, cercate di disegnare ogni giorno ma cercate anche di crearvi un vostro mondo senza farvi influenzare da fattori esterni quali i soldi e la fama.
Spesso vi capiterà, a meno che non siate fortunati di essere nati ricchi e con un casa in eredità, di dover affiancare secondi lavori o smettere di disegnare per qualche periodo perché la vita è troppo frenetica e non ci sarà il tempo. In quei momenti stringete i denti e continuate a pensare al vostro obiettivo sottoponendo a diversi Art Director il vostro lavoro e chiedendo loro consigli.
Studiate marketing (lo so sembra noioso) e non abbiate paura di chiedere quando non capite qualcosa. Firmate sempre dei contratti prima di collaborare con qualcuno e aiutatevi magari con i colleghi più esperti che vi sapranno indicare come tutelarvi.
In generale direi, seguite i vostri sogni. C’è posto per tutti nel mondo e sicuramente farete qualcosa di meraviglioso anche se non diventerete Pablo Picasso.
Anche questa interessante intervista è terminata, speriamo ti sia stata d’ispirazione.
Il messaggio che ci portiamo a casa dalla chiacchierata con Jacopo è che nella vita si possono fare tante cose diverse, l’importante è farle con passione; tutto quello che fai sarà un bagaglio e un’esperienza per crescere e fare cose nuove e soprattutto capire veramente cosa ti piace. Seguire i propri sogni non è facile ma è la strada che ti porterà al “successo” non tanto inteso come fama, ma come realizzazione di te stesso!
Continua a seguirci per scoprire di più sulla community e sulle storie dei nostri creativi. Scopri anche le altre interviste nella rubrica Ispirazioni.
Alla prossima e rimaniamo connessi!